L’Associazione “Cultura Accessibile – Cinemanchiò” ha pubblicato un manifesto per l’accessibilità al cinema per le disabilità visive. Una nuova proposta per le audiodescrizioni nella sfera della cinematografia. Andare in sala deve essere infatti un piacere anche per tutte quelle persone affette da disabilità visive. Un’esperienza che è quasi del tutto ignorata e proprio per questo è necessario prendere delle contromisure.
Fase primaria della costituzione di un cinema accessibile per tutti e per i disabili visivi è quello di strutturare un nuovo modello. Rendere fisicamente e sensorialmente un’esperienza che sembra rientrare nella normalità per chiunque, ma in realtà non è così. Il ‘Manifesto per l’accessibilità’, redatto proprio dalla sopracitata associazione, prevede in sostanza che la fruizione del patrimonio culturale cinematografico sia uguale per tutti.
Un lungo documento che detta in qualche modo delle linee guida per un cinema dove siano più presenti le audiodescrizioni e dove ci siano meno barriere in questo senso. Questo documento è stato il frutto di un lavoro comune. C’è stata anche la supervisione delle ‘Associazioni del cinema e dell’audiovisivo italiano’. Insieme alle ‘ONLUS e le Associazioni di Promozione Sociale che rappresentano le persone disabili.
La stesura di questo nuovo modello introdotto lo scorso 26 novembre nella spettacolare location della ‘Mole Antonelliana’ di Torino, include non solo le disabilità visive ed il mondo del cinema, ma anche tutte quelle difficoltà sensoriali, cognitive e relazionali che toccano diverse migliaia di persone in Italia. Queste le proposte innovative:
Importante dunque riuscire a mettere nero per scritto questo manifesto di accessibilità totale per tutti e che prosegue la linea tracciata della legge n.220 del 2016 sul cinema e le disabilità visive.